lunedì 24 gennaio 2011

Igino Righetti

Nasce a Riccione il 3 marzo 1904. Frequenta il Regio Ginnasio a Rimini e il Liceo “Galvani” a Bologna durante gli anni 1919-22.
Sono anni di forti tensioni, spesso di scontri, tra il mondo cattolico militante e la crescente pressione della propaganda fascista sull’opinione pubblica.
Dopo la sua partecipazione al 6° Centenario Dantesco a Ravenna, matura l’idea di ricostruire un’Università Popolare a Rimini. Nel settembre 1921 egli fonda un Comitato Promotore al quale farà seguito l’inaugurazione. Parallelamente alla fondazione dell’Università Popolare, pone mano alla pubblicazione del bollettino mensile “Ariminum”.
L’entusiasmo giovanile di Righetti doveva in breve tempo lasciare spazio ad un’opposizione dialettica matura con il Partito Fascista. Tuttavia bisogna sottolineare come già il giovane Righetti guardasse all’animazione culturale con fiducia ed ottimismo, assegnandole un valore di mediazione sociale.
Alla fine del ’23 Righetti divenne matricola in Giurisprudenza a Bologna, dal 1924 avrebbe poi completato gli studi a Roma. Con lo spostamento di Righetti a Roma, l’Università Popolare decadrà presto sotto i colpi del Fascismo e sarà trasformata in Istituto Fascista di Cultura.Questo avvenne tuttavia non senza attacchi precisi contro l’opera e la sua persona.
Nonostante lo spostamento a Roma egli non si allontanò subito dall’impegno in Diocesi; infatti il Vescovo Mons. Scozzoli lo volle a fianco nel suo sforzo di riorganizzazione dell’Azione Cattolica nominandolo Segretario della Giunta Diocesana di AC e poi, nel 1927, Presidente. Righetti lanciò subito l’iniziativa di un Convegno Diocesano e per sostenerla dedicò l’estate del 1924 alla visita di tutte le Parrocchie della Diocesi, prospettando questo preciso programma: intensa vita intellettuale; solida formazione religiosa e morale; attenzione ai giovani; vivificazione degli adulti.
Da quell’anno egli concentrerà il suo impegno ecclesiale sempre più a Roma; qui entrò a far parte del Circolo Universitario Cattolico Romano e venne a contatto con la FUCI, associazione che difendeva la libertà di insegnamento, l’autonomia dell’Università dal potere politico, la partecipazione studentesca, la libertà della scuola.
Al congresso di Bologna del 1925, dopo una grave crisi maturata in seno all’associazione, Righetti si trovò nominato reggente e poco dopo fu designato Presidente in contemporanea nella nomina di Mons. Giovan Battista Montini come Assistente. Iniziò così un fervido decennio di lavori. Righetti diede alla FUCI una salda struttura, ne rafforzò il collegamento con l’AC, diede vita ad una serie di congressi nazionali e zonali. Egli volle la federazione sempre più impegnata in attività religiose e culturali, secondo un meditato programma, potato avanti tenacemente anche malgrado l’avversità del Regime che sciolse i circoli della FUCI il 31 maggio 1931; la federazione confluì così dentro l’Azione Cattolica.
Nel 1933 Righetti fu chiamato a dar vita al Movimento dei Laureati Cattolici, il cui primo convegno nazionale fu celebrato nel 1936, contemporaneamente alle Settimane di cultura religiosa a Camaldoli vera e propria fucina della Costituente. Egli portò avanti tali iniziative con zelo, equilibrio e passione fino alla prematura morte.
Il breve percorso di vita di Igino Righetti (morì il 17 marzo 1939, poche settimane prima della nascita del suo secondogenito Giovan Battista) fu tutto dedicato all’animazione della cultura, con profondo senso di dialogo e di apertura nella linea di un cattolicesimo militante, solido ed impegnato.

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L'Associazione Centro Studi Nuove Generazione e la FUCI hanno elaborato un approfondimento del pensiero e della biografia di Igino Righetti.

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Nel 2009 è stata realizzata a Riccione, vicino alla sua casa natale, un'opera artistica in ricordo di Igino Righetti, con la collaborazione dell'Associazione Centro Studi Nuove Generazioni.

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