mercoledì 27 luglio 2011

Matematica d’oggi e la lingua italiana

di Prof. Mehdi Shkreli
Docente universitario della matematica

La velocità con cui si sviluppa la matematica è molto più grande dello sviluppo della lingua.
In tutti i campi della scienza e della tecnica entrano ogni giorno concetti della matematica che spesso, anche per mancanza dei termini adatti, si esprimono con altre parole o espressioni. Con il linguaggio della matematica parlano ormai uomini e specialisti in diversi settori della vita. Per cui oggi, comunicare nel modo adeguato, parlare bene e con rigore logico la lingua significa anche conoscere bene i nuovi concetti fondamentali della matematica, le loro applicazioni e il loro ruolo nello sviluppo della lingua italiana.
Il problema della terminologia della matematica, specialmente per i nuovi concetti della matematica che stanno entrando nella scuola, è importante non solo per gli insegnanti della matematica stessa ma ancora di più per quelli della lingua italiana, e in generale per per chiunque parli italiano.
Tradizionalmente nella lingua italiana “l’opposto” e “il contrario” sono state due cose uguali.

5 commenti:

  1. La velocità con cui si sviluppa la tua matematica carissimo prof Mehdi, e molto più grande della cultura e volontà politica in Italia.
    In tutti i campi della scienza e della tecnica matematica e deludente, ultimi anni in Italia, i cervelloni immigrati di tutte le generazione sonno mesi in ombra, svalutati volutamente ogni giorno contro le stese regole e concetti della matematica stesa. Per mancanza dei termini adatti, o per la volontà, questo fato e la matematica stesa che lo dovrà risolvere, il testimone tempo, lo saprà dire in futuro.

    Con il Italiano perfetto e il linguaggio della matematica oggi parlano specialisti e professionisti immigrati, nuovi italiani di diversi settori della vita. Sotto lo pressione e sottovalutazione totale.
    Per cui oggi, comunicare nel modo adeguato, parlare con la logico della lingua matematica significa anche cultura e dignità, rispetto e parità.

    Il problema oggi in Italia sta nel comprensione della terminologia della matematica stesa, nel rispetto ed valorizzizacione di quei specialisti e docenti immigrati che lo possiedono, specialmente per la nuova generazione, quella che ha conquistata la cittadinanza italiana, che viene sottovalutato e messo in ombra, e quella che e nata in Italia, scolarizzato e specializzato in Italia e ancora senza patria, che viene sfruttata e sottomessa, sotto qualsiasi presione.

    Il ruolo e il valore dei Docenti come prof Mehdi Shkreli, oggi e da rispettare e valutare secondo me, lo sano bene i specialisti matematici della nuova generazione riminese che ne hanno avuto tanto dai suoi lesioni, la sua matematica insieme a lui oggi a Rimini e una ricchezza, e molto avanzata, e una testimonianza vivente che tutti dobbiamo imparare a rispettare ed valutare.

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  2. Trovo molto interessanti le considerazioni del Prof. Mehdi sull'impoverimento della lingua italiana che usa il termine "o" per indicare due differenti concetti.
    Come giustamente ricordato nell'articolo, un programmatore informatico non potrebbe mai permettersi questa semplificazione (forse sarebbe meglio dire "complicazione"), perché rischierebbe di far cadere un aereo o semplicemente muovere in maniera errata il personaggio di un videogioco sullo schermo (e quindi ha imparato ad usare i connettivi logici OR e XOR).
    Non è però necessario scomodare i computer per trovare un esempio di corretto utilizzo della lingua: già i romani nella lingua latina, da cui sostanzialmente l'italiano deriva, distinguevano fra "vel" per la disgiunzione inclusiva (cioè OR, quella chiamata "o" nell'articolo) e "aut" per la disgiunzione esclusiva (cioè XOR, quella chiamata "o...o" nell'articolo).
    Il fatto che la lingua italiana abbia perso ricchezza lungo la strada della volgarizzazione del latino, costringendoci addirittura a dover interpretare le leggi perché scritte in maniera non logicamente univoca, mi fa pensare a cosa potrà accadere fra qualche anno se prenderà il sopravvento il modo di scrivere "da SMS" che soprattutto tanti giovani ormai utilizzano per esprimere i propri pensieri e le proprie emozioni. Pur riconoscendo a questo nuovo linguaggio una sua artistica e innovativa forma espressiva, credo sia già difficile comunicare con successo il proprio essere agli altri utilizzando un ampio ventaglio di termini, figuriamoci se lo si fa con un vocabolario di poche parole buone per ogni stagione! E qui ci starebbe bene proprio una di quelle parole che, prestandosi ad un ampio spettro di significati, infarcisce la gergalità contemporanea...
    Ringrazio il Prof. Mehdi per averci fatto riflettere sull'importanza delle sfumature che danno cuore al nostro essere in rapporto con gli altri, e approfitto per rilevare come la stessa pubblicazione del suo articolo da parte dell'Associazione Centro Studi Nuove Generazioni, sia un piccolo riconoscimento al prezioso contributo fornito da tutti gli scienziati meritevoli indipendentemente dal loro luogo di nascita, perché la matematica è una delle poche lingue universali che lega fraternamente ogni persona sulla Terra.

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  3. Ritengo che l’utilizzo dei termini sia estremamente importante per comprendere un testo, il professor Mehdi Shkreli ha ben chiarito come certe “scorciatoie” linguistiche possano creare solo confusione. Grazie al suo contributo

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  4. Grande Prof Mehdi, come sempre le sue parole riflettono il linguaggio matematico, un linguaggio che è davvero universale. Gaia

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  5. I due ultimi commenti sono stati pubblicati nonostante non sia riconoscibile il mittente, ma si invitano per il futuro tutti i visitatori del sito a rispettare le istruzioni che sono appena state pubblicate nella pagina Nuove Generazioni: fine e metodo
    Grazie per l'attenzione.

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