Pubblichiamo il Documento conclusivo della Settimana Sociale.
Riguardo alla Proposta che abbiamo presentato su “Intraprendere: Giovani e innovazione, motore dello sviluppo”, notiamo come sia diventata impegno ed urgenza per tutti, infatti vi si afferma:
"È condivisa una lettura positiva della realtà giovanile, che rappresenta una risorsa: ai giovani deve essere riconosciuta l’opportunità di assumere ruoli di responsabilità e di reale protagonismo. Le associazioni costituiscono di fatto un luogo fondamentale in cui i ragazzi possono sperimentarsi assumendo responsabilità, scoprendo le proprie capacità e riconoscendo i talenti di ognuno nel quadro di un progetto educativo attento alla crescita globale della persona. Nei luoghi ecclesiali deve essere possibile sperimentare regole, obiettivi e ragioni di impegno, che consentano di maturare prospettive di orizzonte durevole. Riconoscendo la disponibilità e il desiderio di partecipazione e di assunzione di responsabilità da parte dei ragazzi e dei giovani, le associazioni diventano spazi importanti per dare voce al mondo giovanile e rappresentarne le istanze presso le istituzioni e la società civile. È importante recuperare anche l’originaria funzione formativa del servizio civile volontario, strumento utile ad abilitare i giovani a conoscere la realtà, leggerne i bisogni e dare risposte concrete".
Condividiamo come: "la 46a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, svoltasi a Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre 2010 con il titolo Cattolici nell’Italia di oggi. Un’agenda di speranza per il futuro del Paese, è stata un evento ricco di speranza. Prima ancora della pubblicazione di questo atteso documento conclusivo, il cantiere della Settimana Sociale ha spontaneamente e diffusamente ripreso il lavoro nelle Chiese particolari, con il pieno e generoso impegno dei Vescovi e con un coinvolgimento ampio e convinto.
All’atto del suo insediamento, il Comitato Scientifico e Organizzatore era stato invitato a impegnarsi perché la Settimana Sociale del 2010 fosse caratterizzata dal coinvolgimento di tutte le componenti ecclesiali. Quella indicazione si era già rivelata feconda nella fase di preparazione e continua a esserlo anche in questo momento. Possiamo testimoniare che nei due anni trascorsi le sollecitazioni pastorali hanno trovato una risposta pronta. Ciò è motivo di sincera gioia e radice di gratitudine (cfr Fil 1,3)".
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