Responsabile Area Sviluppo Rurale e Turismo
Garantire e gestire la “qualità della vita” attraverso la multifunzionalità
Migliaia di chilometri di strada, costi ambientali elevati e prodotti di cui si ignora la provenienza, non sempre sicuri sotto il profilo igienico-sanitario e dei quali non si conosce il costo umano causato dalle condizioni di lavoro di chi li produce, mentre è ben chiaro il costo sociale della concorrenza sleale per chi vive il nostro territorio.
E' questo il bilancio di una economia consumista vocata fortemente allo spreco delle risorse di ogni genere (umane, ambientali ed economiche). Un concetto di consumo che si è esteso troppe volte e per troppo tempo anche al nostro territorio, dove le rendite fondiarie e la ricerca del lusso hanno spinto molte persone verso una speculazione, soprattutto edilizia, che non portasse profitto altro che non ai propri redditi già acquisiti. Questo, mentre non venivano premiati - quando non addirittura disincentivati - i giovani che vogliono competere, fare impresa e arricchire il nostro entroterra riacquistando la volontà e il senso di lavorare la terra e goderne dei frutti quale parte qualificante della nostra cultura e strumento educativo fondamentale.
Ma le motivazioni di questo nostro tentativo di stravolgere l'accezione di "riminizzazione" in un concetto simbolico di rilancio e sviluppo - non solo crescita - territoriale non sono solo intrinseche dei prodotti che consumiamo o delle posizioni di rendita che vediamo prevalere.
Infatti la conservazione del territorio, affidata alle talvolta povere comunità rurali della collina, ha un ruolo vitale per la sicurezza dell’agricoltura di pianura e per le città, attraverso il delicato equilibrio dei complessi sistemi idrogeologici ed ecologici che caratterizzano il nostro Paese.
Agli abitanti delle zone rurali vanno quindi garantiti gli stessi diritti e la stessa dignità e a seconda delle condizioni le stesse opportunità degli altri cittadini e lavoratori. È necessaria una nuova cultura che valorizzi la dignità di chi sceglie di rimanere a lavorare in campagna, sia nelle zone pianura che in quelle collinari attraverso il riconoscimento della multifunzionalità dell’agricoltura, cioè la capacità del settore primario di dare origine a produzioni congiunte: beni fisici, servizi diversi ed esternalità ambientali. A tale dignità deve contribuire l’azione educativa della famiglia, della scuola, della comunità ecclesiale e della società, degli Enti Locali.
Per questi motivi abbiamo deciso di essere promotori di questo contributo al Piano Strutturale Comunale e più precisamente al Regolamento Urbanistico ed Edilizio che sarà allegato allo stesso PSC. Un contributo che vi chiediamo di partecipare e sottoscrivere qualora vi rispecchiaste nei suoi principi.
Grazie,
Giuseppe Salvioli
Presidente Coldiretti Provincia di Rimini
Michele Giovannetti
Responsabile Area Sviluppo Rurale e Turismo Associazione Centro Studi Nuove Generazioni
Presidente Circolo ACLI Società Libraria