Area Istituzioni, Giustizia e Riforme

Responsabile: Carlo Pantaleo

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Marcia della Pace

dall'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII in collaborazione con Ufficio Pastorale Giovanile e Ufficio Pastorale Sociale della Diocesi di Rimini

Accendiamo la PACE 
In cammino attraverso realtà di giustizia e solidarietà della nostra città

Spezza le catene!
da Giancarlo Grano di Potenza 

Incontri di pace
Segnalato da Chiara Burani che vi parteciperà

Educare i giovani alla giustizia e alla pace
Messaggio di Benedetto XVI per la celebrazione della giornata mondiale della pace (1° GENNAIO 2012)

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Generazione uno e cinquanta

di Brahim Maarad
giornalista pubblicista presso Il Nuovo Quotidiano

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Auguri! Oltre le barriere

di Giorgio Tufariello
Circolo MCL "Giacomo Lercaro" - farmacista -

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Note Tricolori

La musica che fa la storia d'Italia

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Costituzione, Concilio e Cittadinanza:
Il grembiule e lo scettro

di Rocco D’Ambrosio
docente di Filosofia Politica e Responsabile della Didattica della Facoltà di Scienze Sociali della Pontificia Università Gregoriana di Roma

Solidarietà e politica
Slide dell'intervento del rev. prof. Rocco D’Ambrosio
docente di Filosofia politica e direttore della Didattica della Facoltà di Scienze Sociali della Pontificia Università Gregoriana di Roma

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Ieri e oggi: il contributo delle donne nella vita politica-sociale per l'unità e lo sviluppo dell'Italia

Incontro a cura del CIF - Centro Italiano Femminile dell'Emilia Romagna

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Convegno annuale "Il Nuovo Amico" su
"Giustizia sociale e legalità"

L'inziativa è organizzata dal settimanale "Il Nuovo Amico"
in collaborazione con Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo"

L’Aquila: l’Agorà terremotata
di Alessandra Paciotti e Timoteo Tiberi

Riparatori di giustizia - Energie, memoria e responsabilità contro le mafie

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L'universalismo di Dante
nella formazione dell'identità europea

di Alessandro Ghisalberti
Ordinario di Filosofia teoretica e Direttore della “Rivista di Filosofia Neoscolastica” dell'Università Cattolica di Milano

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Referendum: il fattore CIC (Corrida, Internet, Chiesa)

di Giulia Paola Di Nicola e Attilio Danese
Direttori di "Prospettiva persona"
da La Tenda n.6 - Giugno 2011


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Ricordi e riflessioni su Costituzione e dintorni

di Luciano Corradini
professore emerito di pedagogia generale nell’Università di Roma Tre

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La Costituzione Italiana luce orientante di una cultura e di una politica contro il totalitarismo

Intervista al prof. Luciano Corradini
professore emerito nell’Università di RomaTre
a cura di Rinaldo Stracquadanio
per la rivista Magister, Anno 2, n.1

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Essere Città

Segnaliamo l'iniziativa Essere Città organizzata dal Comitato Piazza Verdi e dall’Accademia Internazionale Umana di Leo e Marino, che si svolgerà in vari giorni di maggio a Bologna in Piazza Verdi alle ore 18:00 e che vedrà protagonista anche l'Associazione Centro Studi Nuove Generazioni (il 25 maggio 2011).

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Attivare la cittadinanza perché tutti possiamo avere futuro

di Carlo Pantaleo
Presidente Associazione Centro-Culturale
“La Bilancia dell’Orefice”

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Per un Piano Strategico premiante e premiato

di Carlo Pantaleo
Presidente Associazione Centro Studi Nuove Generazioni

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150° anniversario Unità d'Italia

Valori e rischi relativi al Tricolore e alla Costituzione
di Luciano Corradini
professore emerito di Pedagogia generale nell’Università di Roma Tre

Felice Italia, indipendente Italia
Biblioteca civica Gambalunga
Mostra di documenti dalle raccolte della Biblioteca civica Gambalunga di Rimini

I 150 anni dell’Unità d’Italia
di Patrizio Placuzzi

Il Papa al Presidente Napolitano per i 150 anni dell'Unità d'Italia

L’Unità d’Italia
di Patrizio Placuzzi

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Psicoanalisi e democrazia

Segnalazione incontro organizzato dall'Istituto De Gasperi

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Contrastare la criminalità organizzata

a cura di di Carlo Pantaleo
Presidente Associazione Centro Studi Nuove Generazioni

Nove comportamenti contro l'illegalità
Appello del "Comitato dei lenzuoli"

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Lamento di un turista per una terra non sua

di Michele Giovannetti

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Sicilia: goccia dopo goccia, una Terra da rigenerare

di Giulia Ceccarelli

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Appello per un’Agenda istituzionale della Convenzione costituente italiana

Affrontare problemi del consolidamento e del perfezionamento della Repubblica democratica,
lasciando cadere la tentazione delle riforme partigiane volte a precostituite posizioni a proprio favore e destinate comunque al fallimento”
(Roberto Ruffilli, 1987)

Non basta dire NO alla modifica della Costituzione italiana di fronte alla necessità di avviare un rapido ed incisivo processo riformatore che proietti nel futuro un comune patrimonio tanto prezioso di ideali e valori.

Rilanciamo, anche noi sulla scorta dell’esperienza per la costruzione di un’Europa dei popoli, la nascita per la prossima legislatura di una “Convenzione costituente”, in cui su pochi punti chiari il popolo italiano possa esprimersi sugli istituti da riformare, ma a differenza di quella, nella quale coinvolgere “dal basso” i cittadini in un grande confronto democratico, oltre che le due Camere, le Regioni, le autonomie locali e le formazioni sociali più rappresentative.

Mettere mano alla Costituzione che è la legge fondamentale della Repubblica richiede coralità, partecipazione e responsabilità. Non è una questione che riguarda solo gli specialisti, ma interessa ogni cittadino che la riconosce come “regola sua” e “casa comune”. Difendere la Costituzione dagli attacchi contro lo spirito con cui è stata voluta vuol dire costruire regole condivise orientate al bene comune del Paese e al consolidamento della democrazia per la persona umana. Nel ’48, dopo il fascismo, la Costituzione italiana fu approvata con unità e condivisione da un’ampia maggioranza trasversale alle diverse parti politiche (90%), e rimane ancora oggi una delle più moderne, avanzate e longeve del mondo. Non siamo contrari per principio a mutamenti, ma respingiamo con forza questo metodo di ridurla a fragile contratto, bottino “usa e getta” dei vincitori, causa di divisione dell’Italia.

Per far questo è necessaria un’Agenda Istituzionale sobria ed efficace delle modifiche la II parte della Costituzione, condivisa dai soggetti della Convenzione costituente, in grado di dosare l’attenzione per le urgenze del presente con uno “sguardo” lungo e un orizzonte strategico.
La strada è quella di emendamenti migliorativi puntuali coerenti con i principi ed equilibri fondamentali dell'impianto costituzionale.
L’obiettivo è quello di fare del cittadino il punto di partenza e di arrivo di una democrazia che miri ad accrescere sia la governabilità e la capacità decisionale con i necessari “checks and balances” (controlli e bilanciamenti), sia la democraticità e la carica partecipativa responsabile della nostra Repubblica.

I punti all’ordine del giorno dell’Agenda per la Convenzione sono:
1) “statuto dell’opposizione” che riguarda l’innalzamento del quorum deliberativo di garanzia richiesto per l’elezione delle alte cariche sopra le parti e per la definizione delle regole di funzionamento a partire dalle leggi di revisione costituzionale;
2) revoca dei ministri da parte del Presidente del Consiglio, inserire l’istituto della sfiducia costruttiva, riduzione del numero dei parlamentari;
3) ordinamento federale nell’unità della Repubblica con un bicameralismo differenziato in cui il Senato sia espressione delle autonomie territoriali, si ridefiniscano chiaramente le competenze delle Regioni e dello Stato, e si dia attuazione al federalismo fiscale.
Inoltre correggere l’attuale legge elettorale riducendo la partitocrazia che non permette di votare il proprio candidato attraverso le preferenze, e dare una più stabile base al governo che deve essere indicato dalla maggioranza degli elettori in un sistema di maggiore coesione delle coalizioni che lo reggono.

La Costituzione repubblicana è, insieme, memoria storica di un progetto al quale si ispirò l’intera “architettura dello Stato” e testimonianza di chiari principi fondamentali di etica pubblica. Essa riflette un patto che coinvolse tutti gli italiani, i quali vi portarono il contributo di esperienze, di sensibilità culturali e di scelte politiche diverse.
Siamo generazioni che vogliono custodirne i valori in cui c’è dentro tutta la nostra storia, ma vogliamo declinarli in modo organico nel futuro per la centralità della persona umana, nel rigore nell’impegno al servizio del Paese, dell’etica pubblica e del senso dello Stato, con interventi precisi e riformabili, graduali e progressivi che tengano conto di tutti i fattori, dei limiti e delle risorse. La stessa storia dell'attuale Costituzione è un patrimonio indispensabile di esperienze, utile proprio nel momento in cui si vuole riformare.
Siamo per un’Italia che riflette e non dimentica che
oggi come ieri, la libertà non è concessa ma si conquista giorno per giorno insieme.

Per questo motivo, oggi, concretamente, aderiamo ed invitiamo ad aderire al manifesto “Un Parlamento di Cittadini”, che inizia a riprendere i valori e la direzione della nostra riflessione.

Il voto è un diritto ma anche un dovere, così come è compito di ogni elettore concorrere a determinare le scelte per il futuro della comunità in cui si vive.
La sfiducia nella libertà, il desiderio di appartarsi, è il pericoloso stato d’animo che ognuno di noi deve sorvegliare e combattere affinché riscopriamo la nostra cittadinanza con gli altri come punto di incrocio fondamentale ed essenziale tra valori ed agire.

Correggere l’attuale legge elettorale che non permette di scegliere il proprio candidato attraverso le preferenze vuol dire rafforzare il legame fra i cittadini ed i propri rappresentanti.
Imporre dall’alto, attraverso liste bloccate i propri candidati, vuol dire limitare l’espressione di un voto critico e responsabile, proprio dai partiti che devono svolgere un ruolo decisivo nella democrazia.
Della petizione, in particolare, ci interessa:

*in un assetto di sistema proporzionale, poter scegliere e votare liberamente i candidati
*in un sistema uninominale, dare la possibilità a chiunque di candidarsi raccogliendo firme a livello di singolo collegio.

La democrazia deve essere partecipativa da parte di tutti e in modo responsabile.
Il valore della democrazia sta o cade con i valori che essa incarna e promuove.

Carlo Pantaleo
Presidente Consiglio Direttivo Associazione-Centro Studi Nazionale “Nuove Generazioni”

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Clicca qui per scaricare la Guida al Referendum sulla Costituzione

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Comune di Rimini

IL CONSIGLIO COMUNALE

Atteso che il Parlamento Italiano nei mesi scorsi ha approvato una Riforma della Costituzione, che va a modificare profondamente la struttura della stessa Costituzione;

considerato che porre mano alla Costituzione - che è legge fondamentale della Repubblica - richiede coralità, partecipazione e responsabilità. Non è una questione che riguarda solo gli specialisti, ma che interessa ogni cittadino che la riconosce come “regola sua” e “casa comune”;

considerato, inoltre, che si vanno a modificare ben 49 degli 80 articoli di cui è composta la IIa parte della Costituzione (e ne aggiunge 3 nuovi), incidendo su ciascuno dei 6 titoli di cui essa è composta. I cambiamenti apportati alla Costituzione sono raggruppabili in ben 4 grandi aree: il bicameralismo e il procedimento legislativo; la forma di governo; il sistema delle autonomie; le istituzioni di garanzia;

impegna

il Sindaco e la Giunta affinché sia data ampia notizia delle modifiche in corso, e della possibilità di sottoscrivere un Referendum Costituzionale,
che - come è noto - non ha quorum per essere valido.
Questo perché il dibattito sulla Costituzione deve essere il più ampio ed adeguato possibile.
La libertà non ci è data una volta per sempre, ma si costruisce assieme
di giorno in giorno, a partire dallo strumento fondamentale che è proprio la Costituzione.

Ordine del giorno approvato nella seduta consiliare del 16/02/2006 con deliberazione n° 28.

Clicca qui per scaricare l'Ordine del Giorno

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Un Referendum senza metodo nè merito

di Carlo Pantaleo

Mentre è un dovere partecipare alle elezioni -compresi i ballottaggi- la Costituzione prevede per i referendum abrogativi la scelta dell’astensione, nel caso si voglia esprimere un doppio no nel metodo e nel merito. In questo Referendum impostato per cambiare l’intera legge elettorale, conosciuta anche come "porcellum", si presta a interpretazioni contrastanti: sia che vincano i “SI”, sia che vincano i “NO”, gli esiti si possono spingersi fino a consolidare l’attuale legge pur con le modifiche apportate, o a possibili giochi post-referendari incontrollati.

Essendo ovviamente inammissibile l’abrogazione dell’intera legge poiché è necessario garantire sempre il rinnovo delle assemblee elettive, va ancora una volta affermato (alla prova della storia e degli scorsi referendum elettorali) che non è certo il referendum abrogativo lo strumento idoneo a rettificare una legge elettorale, pur certamente inaccettabile come quella vigente.

È stato osservato che, al di là delle "nobili" intenzioni dei referendari, i risultati dei tre quesiti proposti non incideranno sulla parte più contestata dell’attuale legge elettorale: le famigerate liste bloccate, decise dalle Segreterie dei partiti.
Infatti il primo quesito e il secondo quesito (schede viola e gialla) tendono a conferire il premio di maggioranza in Senato e in Parlamento non a una intera coalizione, ma al solo partito di maggioranza; mentre il terzo quesito (scheda verde) vorrebbe porre fine al malcostume delle candidature multiple.

L’auspicata semplificazione del nostro sistema (da raggiungere attraverso mere operazioni di chirurgia giuridica che non incidono sulle coscienze e sulla prassi politica) non offre da sola, sufficienti garanzie di affidabilità. Basti pensare alla riforma che ha introdotto in Italia il bipolarismo: essa avrebbe dovuto spingere
gli schieramenti a migliorare la qualità dell’offerta politica, mentre alla prova dei fatti abbiamo assistito a una competizione sempre più omologata “al ribasso” e non “al rialzo” delle proposte, dei valori e del personale politico.

Senza pretesa di infallibilità probabilmente il rifiuto delle schede dei primi due quesiti e l’espressione del SÌ al terzo, potrebbe evitare la deprecabile confusione tra assenteisti e astensionisti, e sarebbe un segnale al Parlamento perché si riappropri del dovere di legificare finalmente in senso più democratico, riconoscendo il
cittadino come arbitro della competizione elettorale.

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Clicca qui per scaricare la relazione sull'incontro "Politica per la Persona e Costituzione" con Ernesto Preziosi

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Iniziativa "Libera Giustizia"

Cari amici questa iniziativa si sta espandendo a macchia d'olio, e così ricorderemo le morti di Falcone e Borsellino in più di 25 città d'Italia.
A Rimini oltre alla serata del 19 in Piazza Cavour dove mangeremo i Prodotti ricavati dai beni confiscati alla mafia, ci sarà musica e interviste inedite a Rita Borsellino e Don Ciotti.

Il 22 al Chiostro di San Giuliano Borgo, al cinema Tiberio si proietterà il Film
Centopassi.

Aiutateci e aiutiamoci a diffonfdere questa iniziativa, perchè l'attenzione alla giustizia per l'uomo non venga mai meno

A presto

Carlo


Città in cui si svolge l'iniziativa:

Rimini - Bologna - Modena - Parma - Marotta - Roma
Grottammare - Pescara - Ancona - Loreto - Macerata
Matelica - Torino - Gorizia - Prato - Terlizzi - Monopoli
Caserta - Palermo - Catania - Nizza - Alcamo - Trapani

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