Area Famiglia e Educazione

Responsabile: Gabriele Paganelli

---------------------------------------------------------------------------------

Il sapere serve solo per darlo

a quaranta anni da Lettera ad una professoressa
Il Movimento Studenti di Azione Cattolica di Rimini (MSAC) invita la cittadinanza alla:
Mostra fotografica-multimediale per ricordare don Lorenzo Milani e la Scuola di Barbiana

---------------------------------------------------------------------------------

Politiche di conciliazione

di Lorenza Rebuzzini
Ricercatrice del Cisf, Centro Internazionale Studi Famiglia e
Consulente progetti conciliazione famiglia e lavoro

---------------------------------------------------------------------------------

Politica ed economia: da che parte stanno gli scout?

Consiglio nazionale AGESCI
Roma, 9 ottobre 2011

---------------------------------------------------------------------------------

Scout: al passo con i tempi

di Romano Nicolini

Con commenti di: Carlo Pantaleo, Gabriele Paganelli, Gabriele Bernabini

---------------------------------------------------------------------------------

La famiglia e i nuovi media

di Isabella Rinaldi

L’era digitale e la sua valenza antropologica: i nativi digitali
di Tonino Cantelmi
Professore di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione, LUMSA – Roma
Professore di Psicopatologia, Università Gregoriana – Roma

---------------------------------------------------------------------------------

Tagesmutter: una risposta concreta e necessaria ad un contesto di emergenze

di Gabriele Paganelli
Responsabile Area Famiglia e Educazione
Associazione Centro Studi Nuove Generazioni


---------------------------------------------------------------------------------

Se la scuola va in crisi

di Gabriele Paganelli
Responsabile Area Famiglia e Educazione
Associazione Centro Studi Nuove Generazioni

---------------------------------------------------------------------------------

Chi educa chi?
Ovvero giovani specchio della nostra società

a cura di Carlo Pantaleo
Presidente Associazione Centro Studi Nuove Generazioni

---------------------------------------------------------------------------------

Sport Integrazione

Presentazione del progetto scuola “Sport Integrazione”

---------------------------------------------------------------------------------

L’uomo: la meravigliosa creatura

di Enrico Strocchi

Educare alla pienezza della vita
di Carlo Pantaleo
Presidente Associazione Centro Studi Nuove Generazioni

---------------------------------------------------------------------------------

Il fine e il compito dell’educazione

di Carlo Pantaleo
Presidente Associazione Centro Studi Nuove Generazioni

Educazione: emergenze e risposte, dei singoli, degli enti e del sistema educativo
Riflessione di Luciano Corradini
Professore emerito nell’Università di Roma Tre e Presidente emerito dell’UCIIM

Maritain filosofo dell’educazione: verità e libertà
di Piero Viotto
già docente di pedagogia presso l’Università Cattolica di Milano e Membro del comitato scientifico dell’Institut International Jacques Maritain

Sul metodo e la spiritualità dello studio
Intervento di Luca Arcangeli
FUCI Rimini

Commento alle riflessioni di Luciano Corradini
Intervento di Gabriele Paganelli
Responsabile Area Famiglia e Educazione
Associazione Centro Studi Nuove Generazioni

Per una «paideia» rivolta alla persona nella sua completezza
di Maurizio Schoepflin
Insegnante di Filosofia nei Licei, presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose all’Apollinare di Roma e la Pontificia Università Urbaniana

Alcuni spunti sul perché parlare di educazione
di Erica Mastrociani
Pedagogista e Presidente Provinciale ACLI Trieste

Una traccia di riflessione
di Edoardo Patriarca
Segretario del Comitato scientifico delle Settimane sociali, Consigliere del Cnel e dell'Agenzia per le Onlus 

Educare alla vita buona del Vangelo
Diocesi di Rimini - Convegno Diocesano sull'Educazione

Confrontiamoci: Il fine e il compito dell’educazione
di Carlo Pantaleo
Presidente Associazione Centro Studi Nuove Generazioni

Famiglie in... forma
a cura delle ACLI Provinciali di Rimini
con la collaborazione del Circolo ACLI Società Libraria

Educazione alla virtù: alcuni spunti
di Giacomo Samek Lodovici
Docente di Storia delle dottrine morali presso l'Università Cattolica di Milano

---------------------------------------------------------------------------------

Video-Concerto live "Il Mondo di Lucy"


Realizzeremo nella nostra città, un evento culturale a "difesa della vita" per trasmettere un messaggio di speranza e di "luce": "IL MONDO DI LUCY" è un video-concerto con canzoni, narrazione, musica e video per raccontare una storia vera, la storia di Lucy bambina con la sindrome Down e Dandy Walker.
E' una rappresentazione che è stata una testimonianza. Ha toccato il cuore e la ragione di tutti. Con iniziative come questa vogliamo che la società auspichi e aiuti incessantemente chi accoglie la vita anche nelle situazioni più difficili. Queste persone vanno sostenute e aiutate dalla società, che ha il dovere della solidarietà.


Il Comune di Rimini
Assessorato alle politiche educative e qualità di vita dei bambini,

il Movimento per la Vita "A. Marvelli",
il Centro di Aiuto alla vita "C. Ronci",
Crescere Insieme e l'associazione "Il Mondo di Lucy"

invitano la cittadinanza al

Video-Concerto live
"IL MONDO DI LUCY"

Sabato 4 dicembre 2010 ore 21:00
Teatro degli Atti, via Cairoli 42, Rimini
ingresso a offerta libera

con il contributo di
Banca Malatestiana e Farmacia Vallesi

Media Partners
Icaro Communication e èTV

Il ricavato sarà dato in beneficenza a il Movimento per la Vita "A. Marvelli", il Centro di Aiuto alla vita "C. Ronci", Crescere Insieme - ONLUS Genitori persone con sindrome di Down

con la partecipazione di
Nuove Generazioni, Famiglie per l'Accoglienza, Rinnovamento nello Spirito, Movimento dei Focolari, Papa Giovanni XXIII , Cl di Rimini, Soroptist, Inner-Wheel

Per informazioni chiamare 339.7509085



Quella che segue è la lettere dei genitori di Lucy che spiega come è nato questo evento. Inoltre vi alleghiamo la brochure che spiega l'iniziativa.

Verona, 30 settembre 2010

Siamo Anna e Gianluca, una coppia di musicisti di Verona.
Stiamo vivendo un'esperienza molto forte dal giorno in cui abbiamo saputo di attendere una bimba alla quale è stata diagnosticata una grave malformazione, due sindromi associate, Dandy Walker e Down.
Non esiste documentazione medica, un solo caso nel 1989, deceduto.
Dopo un grande momento di dolore, dubbio e paura, in cui siamo stati messi davanti alla possibilità di abortire, la notte del 5 marzo 2009, in una visione di luce ci è apparso il futuro davanti agli occhi.
Una grande forza ci ha avvolti e abbiamo deciso di accogliere la piccola Lucy e di imparare a vedere il mondo attraverso i suoi occhi.
Un mondo nuovo, meraviglioso, di speranza, una nuova opportunità di vita ci si presentava davanti, bastava un nostro piccolo sì, bastava accogliere ciò che la vita ci presentava in quel momento credendo ciecamente che la forza per affrontare tutto sarebbe arrivata.
Dopo quel sì tutto è cambiato, tutto è diventato chiaro, la paura è svanita.
Abbiamo scelto di condividere la nostra scelta e la strada intrapresa e di essere un faro di luce anche per altre persone…così dopo aver parlato di quest'idea con persone vicine che ci vogliono bene, è nato il sito www.ilmondodilucy.com, dove dalla scoperta fino ad oggi abbiamo raccontato quello che succedeva a noi e a Lucy, ma sotto una prospettiva diversa.
Una scelta che può cambiare in meglio la tua vita e offrire nuove opportunità.
Subito si è creata una catena di persone, conosciute e sconosciute che scrivevano, anche da altre parti del mondo, America, India, Israele, che camminavano con noi in cordata.
Il 7 luglio 2009 Lucy nasce con parto cesareo e subito viene trasferita di urgenza per la prima operazione di atresia esofagea, alla quale sono seguite nei primi suoi tre mesi di vita anche un'operazione alla testa e al cuore.
Dopo una lunga degenza in ospedale, Lucy torna a casa e comincia la sua vita, dimostrando un'enorme voglia di lottare e di vivere.
È passato poco più di un anno dalla nascita di Lucy...tante cose sono accadute in questo periodo.
Da quella notte, il 5 marzo 2009, in cui, dopo terribili momenti di dubbio, quando la scelta di abortire sembrava la più facile, abbiamo deciso di accogliere Lucy, si è avverato tutto.
Il 5 marzo scrivevo...Non è dolore, non è dolore, Tutto diventa chiaro....Non dovremo annullare noi stessi, azzerare le nostre vite...abbiamo davanti a noi una lunga strada bianca.... Io e te Gianluca, cammineremo insieme, mano nella mano, porteremo la speranza...canteremo, suoneremo del mondo meraviglioso di Lucy.
E così è stato..così è.
Il giorno 31 luglio nasce l'Associazione Il Mondo di Lucy, Associazione di promozione sociale, con una particolare identità.
L'identità di questa associazione si basa sulla nostra esperienza, portata nella vita, trasformata in musica, parole, disegni, immagini, canzoni scritte durante il corso degli eventi.
Un'esperienza positiva
Un Video-concerto testimonianza che narra la storia di Lucy, la nostra storia, di tutti quelli che hanno condiviso un pezzetto di strada con noi.
Perché la condivisione sta alla base, la vita vera crea le fondamenta delle attività proposte, dei progetti che portiamo avanti, la musica è il mezzo di comunicazione.
La nostra strada ci ha portato già a condividere questa storia con molte persone ma il viaggio è appena iniziato.
Vogliamo continuare questo viaggio, e, con il vostro aiuto, potremmo arrivare a più persone, nella vostra zona, in altre zone.
Il Gen Verde, gruppo musicale multietnico di ispirazione cristiana, ha inserito un pezzetto della storia di Lucy all'interno di un loro spettacolo, portandolo in diversi luoghi, in Italia e in Europa.
Sono arrivate fino in Portogallo.
Molte persone sono rimaste colpite, ma a Fatima, sentendo quello stralcio tratto dal diario della storia, una madre ha deciso di non abortire...
Così un altro bimbo, come Lucy, è nato.
Questa è la nostra motivazione, la nostra mission, adempiere al disegno che ci è stato mostrato il 5 marzo, portare la speranza, rendere testimonianza di un'esperienza positiva, di luce.

Un saluto e un grazie comunque.



---------------------------------------------------------------------------------

Scomparsa Antonio Cialabrini

Testimonianza di Samuele Zerbini
Assessore alle Politiche educative del Comune di Rimini

---------------------------------------------------------------------------------

Quale politica per la famiglia?

a cura di Gabriele Paganelli

---------------------------------------------------------------------------------

Tagesmutter: mamma di giorno - Una proposta necessaria

A cura di Andrea Mistura
Associazione Nuove Generazioni

---------------------------------------------------------------------------------

Risorsa famiglia - Come promuoverla evitando la bancarotta

di Carlo Pantaleo

---------------------------------------------------------------------------------

Famiglia e lavoro; dal conflitto a nuove sinergie

a cura di Pierpaolo Donati
docente sociologia Università di Bologna

---------------------------------------------------------------------------------

Sei incinta? Non sei sola...


PROTOCOLLO DI INTESA TRA L’AZIENDA A.Usl DI RIMINI, I COMUNI, LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO E I PATRONATI E SINDACATI DELLA PROVINCIA, PER L’INFORMAZIONE E L’ASSISTENZA ALLE DONNE IN STATO DI GRAVIDANZA

a cura di Carlo Pantaleo
Associazione Centro Studi Nuove Generazioni

Nessuno resti solo!
Un aiuto concreto per un figlio che nasce e ai genitori
Per non lasciare soli madri e padri proprio quando sono in attesa di un figlio, come Nuove Generazioni abbiamo collaborato a dare vita a un libretto con tutte le informazioni utili e i recapiti a cui rivolgersi, per trovare aiuto e permettere di portare a termine la gravidanza. Il nome è “Sei incinta? Non sei sola...”.
E' stato realizzato -per la prima volta- in una vasta rete assieme alle altre associazioni di volontariato quali il sindacato, il patronato, i consultori dell’Azienda Unità Sanitaria Locale, Caritas diocesana e parrocchiali, ACLI, Centri di Aiuto alla vita e Movimento per la vita, associazione Comunità Papa Giovanni XXIII° e associazione Medicina e Persona, Associazione Scienza & Vita, i farmacisti e i Comuni presenti sul nostro territorio riminese, in particolare con i Centri per le famiglie.
Questo tavolo di confronto è partito sin dal 2005 tra differenze e “convergenze”: un dialogo tra pubblico e privato sociale non sempre facile ma reso possibile dalla buona volontà delle parti, che “pur partendo da presupposti culturali ed esperienziali diversi”, hanno avvertito l’urgenza di questa collaborazione per raggiungere il comune scopo del bene per la donna e per il suo bambino. Consapevoli che la maternità e la paternità sono un bene inestimabile, essi devono essere riconosciuti anche quando giungono inaspettatamente o si presentano in condizioni personali difficili; inoltre l’aborto è sempre un’esperienza “dolorosa e incancellabile”, una sconfitta per tutti, sempre e comunque.
Convinti dopo questi anni di impegno che la collaborazione reciproca possa dare un contributo importante per l’incremento di una cultura di accoglienza alla vita, si cerca di dare una possibilità di speranza concreta e di costruire con le risorse che abbiamo e che mettiamo in “rete”, una società non solo capace di accogliere tutti ma anche desiderosa di farlo. Da qui è nato il bisogno di approfondire alcuni temi a riguardo con delle tavole rotonde pubbliche, che abbiamo realizzato in collaborazione e che hanno sempre avuto una pluralità di voci. I temi trattati sono stati i seguenti:
nel 2006 “Maternità, una scelta da difendere e sostenere. Le politiche familiari, il ruolo degli enti pubblici e del volontariato a servizio della donna in gravidanza”;
nel 2007 “La gioia e il dolore nell'esperienza del parto. Utilità e limiti dell'analgesia”;
nel 2008 “L'alba dell'io. Utilità e rischi della diagnosi prenatale”.

A chi si trova a vivere una gravidanza difficile o non desiderata, a chi è in condizioni di difficoltà economica, di disagio familiare e di emarginazione, trova dunque in questo sussidio l'informazione necessaria e i primi aiuti. Questo agile strumento verrà messo a disposizione presso i medici di base, i ginecologi, i consultori pubblici e privati, le associazioni, i patronati, i comuni, le farmacie, i centri per la famiglia, le imprese, ecc.., e sarà tradotto anche nelle principali lingue straniere. Utilizzeremo tutti i media possibili e faremo di tutto per promuoverlo: dalla stampa ufficiale a quella interna, da una campagna di comunicazione ai siti internet.
Nei vari luoghi si troverà una locandina che informa dell'iniziativa e in cui vi si legge: “SEI INCINTA? NON SEI SOLA. Qui puoi trovare un opuscolo con tutte le opportunità di legge gli enti, le istituzioni e le associazioni di volontariato alle quali rivolgerti per avere aiuto e sostegno, per poter vivere con serenità la tua gravidanza”.

Non ci si è limitati a mettere dei loghi o recapiti anonimi, ma vi si troveranno numeri di telefono e indirizzi anche personali, indicazioni sulla specificità di aiuto di ognuna delle associazioni e istituzioni a cui rivolgersi anche nelle emergenze. Inoltre verranno spiegate le tutele, l’assistenza e i sostegni previsti dalle leggi, in particolare in ambito lavorativo e se si è stranieri.

Si informa anche che la legge italiana consente l’affido familiare temporaneo, e se proprio non si può fare altrimenti, la scelta pur sempre coraggiosa rispetto l’aborto, di non riconoscere il bambino e lasciarlo anonimamente in ospedale senza alcun problema, per poi essere adottato da una famiglia che se ne prenderà cura.
Inoltre all'interno del libretto vi si trovano dei grafici che “a colpo d'occhio” ben spiegano le tutele esistenti per madri e padri, queste vengono ordinate in funzione dell'età del figlio e informano anche riguardo le retribuzioni.

L'obiettivo è dunque di informare che la legge tutela la donna durante e dopo la maternità, garantisce anche i padri riguardo diritti e tutele uguali a quelle dell'altro genitore, riconosce il diritto del bambino ad un'adeguata assistenza.
In particolare l'apporto del sindacato e dei patronati riguarda proprio il riconoscere il valore sociale del lavoro di cura e di stabilire pari opportunità reali tra i sessi, rendendo esigibili le tutele anche sul posto di lavoro e combattendone le discriminazioni. Inoltre si vuol far conoscere alla donna che lavora “in nero”, che può far valere i suoi diritti di lavoratrice e di madre e ottenere un supporto per la regolarizzazione della sua condizione lavorativa.

La nostra vuole essere un'esperienza “pilota” che aprirà a sua volta e necessariamente ad altri tavoli di lavoro su temi precisi come la casa, gli asili e le nuove povertà. Vi sarà una verifica periodica del lavoro svolto, dei risultati, dei miglioramenti e degli aggiornamenti possibili. Inoltre questa “rete di fatti ed esperienze” vuole essere ripetibile non solo per Rimini, ma anche per la Regione e a livello nazionale, confrontandosi sui risultati emersi con altre iniziative analoghe.

In seguito sarà realizzato un opuscolo per l’informazione-formazione degli operatori, pubblici e privati, di cui una parte cura gli aspetti legislativi ed economici per averne un quadro completo nei dettagli, e l’altra esplicita con delle schede dettagliate l'opera dei singoli soggetti operanti nel territorio, da usare come un prontuario per il pronto intervento.
Le Associazioni di volontariato si impegnano a fornire senza scopo di lucro e senza alcuna discriminazione l’informazione e l’assistenza alle donne che a loro si rivolgeranno in relazione alla natura e alla tipicità delle problematiche di ciascuna, operando in stretta collaborazione tra di loro e con i Servizi Pubblici.
Il Protocollo di intesa firmato prevede la possibilità per altri soggetti, anche di istituzione successiva all’apertura del suddetto tavolo, di aggiungersi. Altro aspetto fondamentale previsto è la verifica annuale del lavoro svolto che permetterà la prosecuzione periodica del tavolo di confronto per monitorare l’attività svolta e valutare eventuali nuove iniziative. Infatti, una volta l’anno le parti aderenti redigeranno di comune accordo un rapporto che sarà esaminato congiuntamente per essere successivamente pubblicato sugli organi di informazione. Si indicherà l’attività svolta, i risultati ottenuti e le difficoltà incontrate onde correggere eventuali errori e introdurre nuove e più efficaci iniziative.

La nostra, purtroppo, è una società che non ama la famiglia, al limite interviene solo in pochi casi estremi di grande povertà e difficoltà. Oltre alla mancanza di politiche organiche a sostegno della natalità, in quanto spesso ci si scarica la coscienza limitandosi a chiedere una vuota delega per la famiglia, rimane grave il problema della soppressione diretta di vite innocenti tramite l’aborto, una sofferenza e una sconfitta comunque per la donna, per il partner, per la vita e per la stessa società. Dare alla luce un figlio oppure no, non saranno mai due scelte da mettere sullo stesso piano. Non saranno mai equivalenti o indifferenti!

Per completezza d’informazione si ricorda che il numero complessivo di interruzioni volontarie di gravidanza effettuate nei presidi pubblici della provincia, nei tre anni, è stato il seguente:
anno 2005, 974 ivg di cui: 347 di donne residenti in provincia, 241 di donne residenti fuori provincia, 386 di donne straniere;
anno 2006, 1.018 ivg di cui: 340 di donne residenti in provincia, 243 di donne residenti fuori provincia, 435 di donne straniere;
anno 2007, 930 ivg di cui: 329 di donne residenti in provincia, 184 di donne residenti fuori provincia, 417 di donne straniere.
Le donne che in seguito ai colloqui con le ostetriche o con le assistenti sociali dei consultori hanno rinunciato ad interrompere la gravidanza, sono state 75 nel 2005, 90 nel 2006 e 96 nel 2007.
I Consultori dell’A.Usl effettuano oltre 53mila prestazioni l’anno, quelle legate all’ambito materno è pari al 39 per cento del totale, il 56 per cento del totale è costituito da prestazioni di natura ginecologica e di natura sociale (attraverso la collaborazione coi servizi sociali degli enti locali e con la rete del volontariato), e il 5 per cento delle prestazioni è legata alle interruzioni volontarie di gravidanza.
Talvolta vi sono gravi drammi umani dietro a questi numeri, ma spesso vi si ricorre con leggerezza oppure le cause sono sempre più legate ad aspetti economici, lavorativi e di ordine pubblico, soprattutto per le straniere. Per questo dopo tanti anni di scontro dall’approvazione della legge 194, si vuole cercare almeno di dare attuazione a quegli articoli della stessa legge che si pongono sul versante della tutela della maternità e dell’aiuto alle donne. Un sostegno concreto, previsto all’articolo 5 della stessa legge, dove i consultori e la struttura socio sanitaria in collaborazione con le associazioni di volontariato, ha il compito di aiutare a rimuovere le cause che porterebbero all’interruzione di gravidanza, a far valere i diritti di lavoratrice e di madre, di promuovere ogni opportuno intervento atto a sostenere la donna e il padre, offrendo tutti gli aiuti necessari sia prima che dopo il parto.

Come affermava Romano Guardini “questo prendersi cura, laddove si tratta della vita in divenire, assume uno speciale carattere, per tutta la vita umana”, ma anche per Alexander Langer: “non è possibile non definire spaventoso il numero di aborti praticati e cercarvi rimedi, e non riconoscere un dovere etico di prevenire ed evitare la scelta dell'aborto, come tante altre scelte contrarie alla vita”, partendo dalla considerazione che interruzione di gravidanza non significa certamente accettarla “come valore positivo o come scelta eticamente indifferente”.
La civiltà di un popolo si misura dalla capacità di riconoscere ed aiutare la vita, quale bene e diritto fondamentale per sé e per gli altri, che ci è donato e che merita ogni giorno responsabilità, rispetto, servizio e amore. La vita non è un neutrale trattino tra due date, né tanto meno si deve arrivare a considerarla un pesante peso da sopportare a malapena. Essa è dono e compito, prima di tutto per i genitori, ma anche per l'intera società.
Davanti alla piaga dell’aborto tutti siamo chiamati, laici credenti o meno, a fare ogni sforzo per accogliere la vita, aiutare le donne, non eclissare o lasciar fuggire i padri. La vita viene prima di ogni altra cosa nonostante il sostanziale indebolimento della percezione del suo valore e dignità. Il rispetto alla vita, infatti, comincia dalla tutela della vita di chi è più debole e indifeso. Rispettare e amare la vita significa fare tutto il possibile per salvarla. Quando pensiamo al nascituro vogliamo perciò pensare a un essere umano che ha il diritto, come ogni altro essere umano, a vivere e a ricercare la libertà e la felicità in una famiglia.
Il nostro compito è accompagnare la persona che incontriamo nell’esperienza fondamentale della gravidanza. Questa necessariamente coinvolge tutto il suo vissuto personale e sociale, piegando il futuro sul presente. Fargli vedere tutta la realtà di questa esperienza naturale che se si riconosce come dono e gli si resta fedele anche di fronte ai momenti di dolore e di fatica, vuol dire aiutarla a comprendere da sè come in essa realizza sé stessa.
Vincere le solitudini per aiutare a diventare genitori vuol dire riconoscere che c’è fedeltà al futuro solo se si parte da quel legame di amore e dono reciproco che unisce genitori e figli.

Accogliere una vita che nasce è l’esperienza più bella per ogni madre e padre ed il primo dono al figlio, rinunciando al quale muore anche una parte di se stessi.


Clicca qui per scaricare l'opuscolo "Sei incinta? Non sei sola..."


Comunicato stampa congiunto sul Rapporto-monitoraggio per l'informazione e l'aiuto alla maternità a Rimini (febbraio 2011)

Al fine di rendere sempre più efficace l’opera di rimozione degli ostacoli ad una maternità libera e consapevole, l’Azienda Usl, gli Enti Locali, le Associazioni pro-life del territorio, i Sindacati e i Patronati hanno attivato, nel 2004, un tavolo di confronto per individuare strumenti efficaci a questo scopo.
Questi sono gli esiti del monitoraggio realizzato.

Clicca qui per scaricare gli esiti del monitoraggio

---------------------------------------------------------------------------------

Pubblichiamo dal sito dei Consultori Familiari dell'Emilia Romagna (www.consultoriemiliaromagna.it), un estratto dal convegno 30 anni di applicazione della Legge 194 in Emilia-Romagna: riflessioni e proposte che si è tenuto a Modena il 24 novembre 2009, con la presentazione "Le buone pratiche di integrazione sociale e sanitaria nell'applicazione della Legge 194: Esperienza di Rimini".

A più di 30 anni dalla promulgazione della Legge 194/78 il Convegno è stata un'occasione per riflettere sui risultati conseguiti, sulle questioni ancora aperte e nuove su cui occorre discutere per programmare opportuni interventi. Nel convegno sono stati presentati i dati regionali sull'interruzione volontaria di gravidanza dall'introduzione della legge a oggi, il percorso di valutazione delle prassi assistenziali fino ad ora utilizzate, le nuove proposte prodotte dai gruppi di lavoro regionali e le buone pratiche di integrazione socio-sanitaria realizzate.

Clicca qui per scaricare la presentazione

---------------------------------------------------------------------------------