giovedì 10 giugno 2010

Riflessioni 2010 - Seminario IV - Responsabilità sociale e territorio



Mercoledì 9 giugno, alle 18 nelle Aule 13 e 14 del complesso Alberti, del Polo riminese dell’Università di Bologna (via Quintino Sella 13) si terrà il seminario dal titolo "Responsabilità sociale e territorio - Un'opzione sostenibile oltre la crisi?”.

Relatori
Prof. Giacomo Samek Lodovici: Docente di Storia delle dottrine morali presso l'Università Cattolica di Milano.
Prof. Leonardo Becchetti: Ordinario di Economia Politica presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata”.

Intervento
Dott. Maurizio Temeroli: Segretario Generale Camera di Commercio di Rimini

La società e le imprese devono trovare una via di uscita dalla crisi, sapendo cogliere le dinamiche e le trasformazioni economico-sociali nella nostra epoca, per dare nuove risposte. In contrasto solo apparente con i processi di globalizzazione cresce infatti la rilevanza delle economie locali: vantaggi competitivi essenziali dipendono non solo dalle qualità dell'impresa, ma anche da quelle del territorio che la ospita, dalle Istituzioni e dalle competenze che lo distinguono.
L’obiettivo è quello di contestualizzare la riflessione economica a partire dai sistemi locali, favorendo la conoscenza e la promozione di quelle iniziative ed occasioni di crescita del territorio a partire dalla valorizzazione ed integrazione delle risorse localizzate unendo azione, pensiero e coesione sociale.
In particolare, questo seminario è organizzato in collaborazione con l’Associazione Figli del Mondo che annualmente organizza un incontro pubblico sulla responsabilità sociale approfondendone e confrontandosi sulle motivazioni della pratica. Il tema generale dello sviluppo locale in questo seminario si declina sul concetto di distretto economico responsabile. L'approccio che caratterizzerà l’incontro sarà incentrato sul tentativo di promuovere concretamente buone prassi e progetti che valorizzano forme collaborative con stretta aderenza alla "civiltà dei luoghi", per riprendere un concetto di Becattini. Ovvero: come le imprese locali, la comunità civile e la politica possono collaborare per costruire il futuro e uno sviluppo sostenibile.
Rivedere il modello di sviluppo significa collaborare tutti per l’innovazione e la crescita del territorio. Diventa quindi necessario riscoprire il ruolo e la necessità delle virtù nell'ambito pubblico (come fondamento della società), ma a partire da quello privato che, peraltro, ha sempre un risvolto comune.
L’impresa non è più la sola a dover essere responsabile. Alla tradizionale responsabilità sociale d’impresa si affianca un nuovo tipo di responsabilità sociale definita ″territoriale″, che riguarda non solo le imprese ma anche le istituzioni pubbliche e le altre organizzazioni della società (profit e non profit), e quindi ogni persona che vive in un determinato territorio. Ciò permette di qualificare la rete di imprese come contrassegnata da una buona dotazione di capitale sociale e di passare da una responsabilità singola e/o individuale a una responsabilità collettiva nell’obiettivo di intraprendere un percorso comune dove le giuste istanze economiche siano coniugate con le attenzioni sociali e ambientali nell'ottica di uno sviluppo sostenibile.

 

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