venerdì 28 ottobre 2011

Anche il Congresso Eucaristico sprona i cattolici ad impegnarsi nel sociale

di Luigi Bottazzi
Presidente del Circolo G. Toniolo di Reggio Emilia

Mando un articolo pubblicato sul settimanale diocesano la Libertà sul Congresso Eucaristico Nazionale

Agli osservatori più attenti di questo grande evento ecclesiale, il Congresso Eucaristico Nazionale (CEN) nella sua XXV edizione dal titolo emblematico “Signore, da chi andremo?”, non è sfuggito il fatto, di grande valore simbolico, che si teneva in un area, in parte dismessa, del porto di Ancona, di proprietà della Fincantieri, azienda in grave difficoltà economiche per la carenza di nuove commesse, che ha in uscita oltre 550 lavoratori cassintegrati che hanno davanti la disperata situazione di rimanere disoccupati per lungo tempo.
Questa nostra carrellata sul CEN, certamente non esaustiva (e forse troppo sbilanciata verso il sociale!), non possiamo non concluderla con alcuni punti “strategici “, si dice spesso così oggi, dell’insegnamento che ci ha donato il Papa nella giornata finale ad Ancona.
Occorre impegnarsi per “restituire dignità ai giorni dell’uomo e quindi al suo lavoro, nella ricerca della sua conciliazione con i tempi della festa e della famiglia e nell’impegno a superare l’incertezza del precariato e il problema della disoccupazione”.
“Cari amici – ha detto agli oltre 100 mila fedeli presenti – ripartiamo da questa terra marchigiana con la forza dell’Eucaristia in una costante osmosi tra il mistero che celebriamo e gli ambiti del nostro quotidiano”.

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