di Francesco Lauria
Dottore di ricerca in Diritto delle Relazioni di Lavoro, collabora con il Dipartimento Mercato del Lavoro e Formazione della Cisl
Uno dei problemi del movimento sindacale in Italia sta nel suo essere soggetto ad una non trascurabile perdita di memoria collettiva.
Questa perdita/rimozione della memoria rischia di contribuire ad un possibile affievolimento della capacità di affrontare con profondità e visione complessiva i problemi strutturali vecchi e nuovi nei quali il movimento dei lavoratori è immerso.
Ben venga quindi una riflessione non convenzionale sul tema conoscenza-lavoro-società perché, al di là della retorica degli anni 2000, la “coscientizzazione” (per usare un termine caro al teologo Paolo Freire) delle persone attraverso il lavoro può rappresentare una frontiera prioritaria di impegno per gli anni futuri.
Da questo punto di vista, una ricostruzione storica e qualche considerazione critica sulla vicenda delle cosiddette 150 ore per il diritto allo studio (diritto riconosciuto nello Statuto dei Lavoratori del 1970 e poi formalizzato nel Contratto dei Lavoratori Metalmeccanici nel 1973, ndr) può esserci molto d’aiuto.
Articolo apparso sul Magazine On Line Molecole
La tematica viene compiutamente sviluppata nel libro di Francesco Lauria:
LE 150 ORE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO
Analisi, memorie, echi di una straordinaria esperienza sindacale
Prefazione di Bruno Manghi
Postfazione di Tullio De Mauro
Edizioni Lavoro 2011
LE 150 ORE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO
Analisi, memorie, echi di una straordinaria esperienza sindacale
Prefazione di Bruno Manghi
Postfazione di Tullio De Mauro
Edizioni Lavoro 2011
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