lunedì 3 ottobre 2011

Conosciamo Francesco d'Assisi

di Carlo Pantaleo
Presidente dell'Associazione Centro-Culturale
"La Bilancia dell’Orefice"

Oltre alle Fonti Francescane, non possiamo fare a meno tra i biografi di S. Francesco, di quel ritratto integrale fatto da Giotto nel dipinto che presenta il Santo attento a Dio, attento agli uomini, ma anche attento a tutto il creato. Perfino il sole, la luna, le stelle, il fuoco, l'acqua e il vento sono di casa, perché Francesco osa chiamarli “fratelli” e “sorelle”. Nato nel 1181 ad Assisi, eppure altro indicherebbe la sua biografia in quanto si era arruolato nelle truppe del Comune nel 1200 e fu imprigionato nel 1202. Ma prima di esser combattente fu mercante con il padre Pietro di Bernardone, per poi ritrovarcelo invece nel 1206 che rinuncia all'eredità paterna e ai vestiti che indossa.

“Felix mercator” lo definisce Tommaso da Celano nella sua “Vita beati Francisci”, perché avendo venduto tutto quello che aveva con sé compreso il cavallo, si interroga e sceglie qual è la priorità sull'uso del denaro guadagnato ma che non vuole più possedere. Il sovrappiù non più contraddizione tra la dimensione spirituale e quella materiale, ma quest'ultima è necessaria all'altra perché occasione di inclusione degli ultimi e possibilità di lavoro per la dignità della persona. Famosa è la durezza di Francesco verso i “frati mosca” e “fuchi”.


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